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Stress è un termine inglese che significa tensione: una corda tesa e sotto stress. Episodi saltuari e limitati nel tempo nel corso dei quali l’organismo è in stato di stress sono non solo inevitabili, ma del tutto salutari. Ciò che fa male è quando l’eccitazione dello stress non sfocia in una azione fisica che ne scarichi le energie sviluppate e quando questi episodi di eccitazione e soffocamento si ripetono troppo spesso oppure durano troppo a lungo. L’organismo sotto stress funziona in modo alterato: possiamo dire che è come un motore che funziona in fuori-giri. Consuma troppa energia, si logora più in fretta, rallenta il funzionamento di processi essenziali come la digestione e la respirazione, ed eleva la temperatura dei tessuti a causa dell’elevata attività delle cellule. Il sangue si ritrova carico di glucosio che dovrebbe essere usato dai muscoli i quali, probabilmente, non ne fanno invece uso. Se davanti alla vista del leone, infatti , ti metteresti a correre all’impazzata, usando così quel surplus di energia che il simpatico ha prodotto, nel caso del vigile accanto alla tua auto al massimo allunghi il passo ed alzi un po’ la voce, ma non usi tutta l’energia prodotta, che va ad ingolfare l’organismo.

Se questa condizione si protrae troppo a lungo, o se si ripete troppo spesso, possono insorgere gravi problemi sia nell’apparato digerente (ulcere), sia in quello respiratorio (asma). Anche l’attività psichica ne risulta influenzata, fino ad arrivare ad uno stato di spossatezza mentale che prende il nome di depressione. La depressione è la conseguenza di troppo stress: sintomi della depressione sono la mancanza di appetito e di sonno, infelicità e abulia. Nel descrivere le conseguenze dello stress Bernard Auriol scrive che un eccesso di stimolazione del simpatico senza una azione muscolare adeguata, come la lotta o la fuga, può provocare la comparsa di ipertensione arteriosa, mal di testa, ipertiroidismo, disturbi cardiovascolari, arteriosclerosi, collassi, diabete, depressione.

Nella nostra società le aggressioni psicologiche sono più frequenti di quelle fisiche, il che produce un vertiginoso aumento dei casi di stress eccessivo nella nostra epoca, rispetto a quelle passate. Inoltre, le condizioni di vita della società moderna provocano numerose situazioni di conflitto a causa dell’eccessiva concentrazione di persone in spazi ristretti e dell’inesorabile sopraffazione operata dalle leggi, dalle regole sociali e dagli obblighi morali. Nessuno può quindi sperare di essere immune dallo stress. Si tratta piuttosto di ridurne la quantità e di controbilanciarne gli effetti con momenti di tranquillità. Non dobbiamo cercare di mutare le condizioni della società, ma di cambiare il nostro modo di reagire ad essa.

 

Fonte: Psiche Amica. Capitolo Il sistema neurovegetativo. Lo stress. Pagina 66-67. FB Edizioni. 

 

 

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